Gli articoli che ci riguardano e le vostre recensioni

... basta mandarcele per vederle pubblicate qui, belle o brutte !!!

 

MusicalNews.com
(articolo del 28 maggio 2004)

MusicalNews.com
(recensione al concerto del 16 novembre 2003)

Filippo 2
(recensione al concerto del 16 novembre 2003)

MusicalNews.com
(invito al concerto al Kellerplatz del 16 novembre 2003)

Medialab
(descrizione del gruppo dopo l'incisione di "Velocità smodata")

Massimo
(recensione di "Velocità smodata")

Dagon - Artisjok
(recensione di "Velocità smodata")

Silvio
(recensione di "Velocità smodata")

Filippo
(recensione di "Velocità smodata")

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Massimo - 22 maggio 2003

Un vecchio proverbio siciliano -tradotto in lingua- recita "consigli e sale si danno solo se richiesti"; quindi cercherò di non fare il
fratello maggiore e dirti semplicemente , per quel che te ne può  fregare, le mie impressioni sul tuo CD.
Cominciamo con quello che mi è piaciuto meno: le "controcopertine" (e  non dirmi che non fanno parte del disco!): troppe dediche diventano
nessuna dedica, come quando chi studia un testo sottolinea tutto. L'uso della voce: perché dovete fare sempre Piero Pelù? (Analogamente: perché Carmen Consoli che è una grande vocalist, da qualche anno canta sempre come se avesse un dito ficcato nel culo?) Soprattutto per il fatto che certe linee melodiche sono gradevolissime e "pulite" (magari adatte anche a seconde e terze voci "beatlesiane"); e allora perché cantarle come se masticaste il microfono? La rabbia che -giustamente- butti fuori può anche non essere uralata e digrignata...
A maggior ragione in quanto (e arrivo a quello che mi è piaciuto) i testi sono belli, alcuni molto ("Eravamo noi" e "La folla") e meritano
di essere ascoltati, non solo "udìti". Poi, avete indubbiamente una buonissima tecnica strumentale, che viene usata con misura e saapienza,
e amo particolarmente le inattese intrusioni di tempi dispari (non limitarti al 3/4: prova il 5/4 o l'incredibile 11/8 caro ai sommi King
Crimson... ahi, ahi, scusami: questo era un consiglio!). Infine, trovo splendido il pezzo strumentale "Senz'azioni", forse perché -anche se amo
cantare- quando suono sono soprattuttto un session-man. Hai un notevole talento e ti sei scelto un gruppo ben affiatato.
Complimenti e avanti così!

Dagon - Artisjok - 5 novembre 2002

Non fatevi ingannare dal primo brano, easy listening in stile Deep Purple di Coverdale: il nuovo lavoro di Ric Levi non arriva al primo ascolto e comunque non è aperto a tutti. Se da un lato risulta evidente la forte influenza del Trash, è però notevole la ricerca costante di una depurazione dalle sonorità che hanno reso questo stile ovvio ed ossessivo. Ne risulta un lavoro non scontato come dimostrano anche i testi volutamente ermetici, quasi totalmente privi di punteggiatura, forse talvolta misogini (…oppure no). In conclusione, se si escludono alcune imprecisioni, peraltro normali in una registrazione in presa diretta, il lavoro è valido e l’ascolto è consigliato a tutti gli amanti del rock più duro.

 

Silvio - 27 aprile 2002

Cari ragazzi, certo che è veramente difficile scrivere una umile e semplice recensione per il vostro Cd, ma io ci provo. Premetto che non vi avevo mai ascoltato con 2 orecchi, sempre con 1.... e raramente. Comincio col fare alcune considerazioni tecniche che pur non essendo professionali, possono confermare qualche vostro dubbio; mi è stato detto che lo studio di registrazione non era adeguato al tipo di musica da voi suonato ...bé, questo tizio aveva ragione, ascoltando il Cd ad un volume abbastanza alto si può sentire gli sforzi dell'amplificatore che cercano di adeguare il suono in modo da renderlo ascoltabile. In più talvolta il volume della voce si fa inferiore rispetto a quello degli strumenti ( non tanto ) e potrebbe sembrare un effetto voluto ma poi... Come dicevo prima, ascoltandovi adesso con 2 orecchi mi sono accorto della forza che emanate, pur essendo in tre, date una bella carica, siete perfettamente in simbiosi fra di voi ( potreste fare un bel trenino senza deragliare mai...eheheh ), la vostra musica potrebbe rimandare ad altra già suonata, ma quando arrivo col dire di aver già sentito la melodia, mi accorgo che c'è quel "più" che fa la differenza ( d'altra parte le note sono 7 ). La sperimentazione musicale non si ferma, certo, forse per alcuni può essere solo rumore, ma come dice un'altra persona che conosco, le cose vanno "ruminate" e forse allora si può capire. Certo, se il rock non piace, allora è meglio che vada ad ascoltarsi qualcos'altro ! Le melodie scelte per i vari brani che compongono il Cd sono studiate fino all'ultima nota e azzeccate non loro frastuono. Per i testi, rimando alle considerazioni fatte da Filippo nella sua mail. Per quanto riguarda la voce, caro Riccardo, all'inizio ammetto di aver storto un po' il naso in quanto non ero abituato al tuo timbro, ma riascoltandoti scopro...che sei proprio così, talvolta sembra che tu arrivi al limite dell'acuto, sembra, ma potresti fare di meglio, le doti per arrivarci ce le hai. La melodia che hai dato ad alcuni testi è un po' contraddittoria in quanto ti aspetteresti quella alla quale si è già abituati, invece riesci a stravolgere la "normalità". Per quanto riguarda Pit  e Alessio, ragazzi il vostro lavoro lo fate bene, siete ben affiatati e per la prossima volta, FATEVI SENTIRE anche voi, fate qualche doppio coro in più e se Riccardo non vuole...bè torturatelo. Ragazzi, la vostra forza è la vostra amicizia , è la vostra coerenza in quello che state facendo da qualche anno e credo, soprattutto, anche quella che vi viene dalla passione, per cui avanti così, non crederete mica di essere arrivati ad un primo traguardo ? Ciao belli !!

 

Filippo - 6 aprile 2002

E' sabato e piove. Quanto è che non succede. Il cd di un amico è sempre lì, in bella posizione, in attesa di un tempo che sempre fugge. Ma ora prendo il tempo, catturo un segmento di vita, inserisco il cd, accendo il mega impianto stereo e seggo. Frastuono sonoro di musica, suoni, strumenti, voci.
Pensi a lui, così tacito, quasi sommesso: dov'è la connessione?. E vedi un amico senza meta che non sa chi è, cosa sarà, un uomo libero senza brivido,catturato dalla paura. Volano rimbalzano affondano sentimenti, rabbia catalessi paura paradosso, e la musica batte forte, copre le parole, quelle parole che vengono fuori distorte, fonicamente contraffatte. Pensieri che vogliono uscire, che devono essere buttati fuori ma non riconosciuti: vorrei ma non posso è questo il paradosso, e così strano risulta distinguersi dalla folla. Uno sguardo al futuro che deve essere ciò che il passato non è stato, nel mezzo un presente di un atleta che corre senza meta. E se qualcosa vive dentro ancora non è tempo, condizionato da quei fiori che mai ha ricevuto, banco tiene la paura e lascia lui, stanco, come un mucchio di sabbia nel frastuono che vuol essere tutto fuorché indifferente, ma è solo sabbia, senza corpo e senza mente. E allora sia rabbia, rabbia e rabbia, che cova ma non esplode, valvole che fremono di un motore acceso, vivo, ma fermo. LIBERO È COLUI CHE PROVA BRIVIDO, LA PAURA NON HA,  LA FOLLA È INTORNO A LUI NON PER GUARDARLO MA PER FARSI GUARDARE. Lontano è tutto ciò, forse in quel profondo mare di pensieri, ma il vuoto astrale che cinge il capo lo rende re di tutti i messaggeri che credono di sapere ma non sanno.
Paradosso questo che non si può spiegare, come il senso del suo pensiero: rimane dunque solo il testo dove fuggire, imprecare, cercare Dio, la donna, l'amore e la fiducia,.. ? Oppure il gemito vivo, suo, di quel feto inutile, così inutile da essere la vita, la meta sempre presente, il motore sempre acceso e in movimento; quel gemito che spenge il frastuono e apre la speranza. ...
Bella rabbia sia come musica (anche se non ho le capacità per giudicare) che come testo, bella catalessi, e direi molto coreografica l'apertura e chiusura del disco.
Superiore a tutte paradosso.
Salutoni